Premessa: le feste a Barcelona prima che come fattore di
attrazione turistica, vanno viste come chiave di lettura di un’anima profonda.
Tutti gli Spagnoli, ma in particolare i Catalani, mescolano gioia e dolore,
vita e morte. Cambiare la città per un giorno serve a legare le due anime.
Nel quartier di Gracia, ad esempio, a fine agosto gli abitanti attrezzano le loro strade per passare un pomeriggio o una serata in compagnia di chi andrà a visitarli. Gli addobbi mascherano il volto consueto, quotidiano. Ma non troppo. I temi nascono dalla quotidianità per proiettarla in una dimensione surreale (ma non propriamente fantastica). Grandi forbici e rocchetti di filo, fiori di carta, fiocchi di neve in polistirolo, ghirlande. Solo nella piazza centrale, punto di raccolta conclusivo, una concessione al mondo delle favole con i puffi. Una realtà sotto la lente di ingrandimento per addomesticarla. Anche l’esecuzione degli addobbi rimanda al fai da te, ad un artigianato condiviso radicato nella manualità, maestria e buon senso.
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