Quando
è buona anche la minestra con la coca cola.
Non
so se è la mancanza di ossigeno o l’aria secca e tagliente, ma a 4.000 metri
sul livello del mare lo spazio sembra espandersi e il silenzio diventa pesante.
La vita stessa sembra dilatarsi per diventare diafana, trasparente. Tutto
diventa terribilmente lontano e irraggiungibile. I movimenti rallentano, il
senso di fatica aumenta, mentre il corpo perde la percezione del peso.
Le
pochissime presenze che rompono la solitudine restano lontane, i momenti di
incontro sono rapidi, cortesi e calmi, ma non innescano una conversazione, una
opportunità di conoscenza. In un piccolo villaggio apparso dal nulla, strade
deserte. Un signore apparso da dietro un portone è subito rientrato in casa. La
minestra non aveva alternative. Nel villaggio, un solo posto per mangiare con
due tavoli, nessuna scritta e nessuno con cui parlare (la signora ha preso
l’ordine, portato la minestra ed è scomparsa fino a quando non ho chiesto di
pagare). Anche il gruppo di allegri studenti guidato dall’insegnante è apparso
dal nulla e svanito nel silenzio dopo pochi attimi. Si sono lasciati
fotografare senza però accettare un contatto, magari solo visivo.
Quando
un tassista ci ha raccontato la leggenda della Difunta Correa l’ho snobbata
come frutto di superstizione, di una religiosità popolare piena di incubi e
ancestrali paure. Non ne capivo il senso, il valore spirituale che generava
tanta devozione. La storia è quella di una madre che attorno al 1840 per
seguire il marito rapito dai soldati si lascia morire di sete. Nonostante la
sua morte, dal suo seno ha continuato ad uscire il latte per nutrire il suo
figlio neonato, fino a quando non fu trovato e salvato da alcuni viandanti.
La
devozione popolare per questa santa si manifesta lasciando delle bottiglie
piene di acqua alla base di piccoli altari costruiti lungo le strade
dell’Argentina e del Cile. Quando si incontrano le piccole cappelle votive
nelle zone di pianura non fanno molto effetto, perché le strade sono
trafficate, molti passano senza fermarsi e senza fare offerte. Quando però si
sale di quota, il traffico sparisce. I segni della devozione per la Difunta
Correa diventano l’unica traccia che testimonia la presenza dell’uomo. Allora
l’acqua, sorgente di vita, aiuta a superare la immensa solitudine che impregna
queste aride montagne. Se le bottiglie sono tante, sono tante le persone che
condividono la speranza della sopravvivenza. Anche in quel punto sperduto sulla
montagna c’è stato e ci sarà qualcuno che in caso di necessità potrà aiutarti.
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