sabato 20 ottobre 2012

Caraibi – Due ipotesi di viaggio a confronto


Provo a mettere per iscritto i pro e i contro delle due principali destinazioni nel mio prossimo viaggio. In un primo momento stavo concentrando l’attenzione su Cuba. Parlandone a cena mio cognato ha esclamato: “Ma è carissima! Meglio l’Honduras.” Ho replicato: “Guarda che a me interessa soprattutto la barriera corallina” (perché in fase di ricognizione avevo preso in considerazione anche il Guatemala dove invece di barriere coralline non ce ne sono). E lui: “Ma da quelle parti ce l’hanno quasi tutti, anche l’Honduras”. Allora ho cominciato a confrontare queste due destinazioni come ipotesi alternative.
Le principali variabili da confrontare per me sono: gli spostamenti in aereo e via terra, le sistemazioni alberghiere o simili, le attrattive naturalistiche e culturali. Ma si comincia con un sopralluogo cartografico che grazie a Google Earth permette di esaminare sia l’intero paese (Cuba a sinistra, Honduras a destra) per capire distanze, dimensioni e rapporto con il Mar dei Caraibi; successivamente avvicinandosi vedere con maggiore dettaglio le caratteristiche dei luoghi, ovviamente a fini turistici.
satellite image of cuba by google earth
satellite image of honduras by google earth
Il primo handicap è per l’Honduras. Il viaggio di andata in aereo per Tegucicalpa (gli altri aeroporti sono ancora più scomodi) dura dalle 30 alle 50 ore. Cosa singolare: il ritorno dura tra le 15 e le 20 ore a detta di skyscanner.it. Il biglietto costa 1.050/1.250 € cui bisogna aggiungere i 150/200 € dei 2 voli interni: uno per arrivare a Roatán sulla barriera corallina e uno per la visita (obbligatoria, una volta che sei arrivato sino a qua) alle rovine di Coatán.
Cuba è nettamente più accessibile: 15 ore di volo e un costo tra i 900 e i 1.100 €. Alcune spiagge molto interessanti in aree naturalistiche protette sono accessibili via terra con un bus che attraversa l’isola. Cosa che permette anche una presa di contatto con il paesaggio dell’interno, visto che uno arriva all’Havana sulla costa a nord per poi raggiungere le spiagge a est o a sud o a ovest dell’isola.
Dato che la distanza tra le due destinazioni non cambia di molto, la spiegazione della durata del volo non può che riguardare gli scali e le tratte. Per l’Havana lo scalo di un paio di ore, Madrid con Air Europa o Iberia (l’unica compagnia che, dopo aver individuato il volo con un motore di ricerca come skyscanner, consente una prenotazione e pagamento diretto, senza intermediari; cosa che a sua volta permette eventuali variazioni di orario a costi ragionevoli, altrimenti impossibili), oppure Toronto con Air Canada. Per Tegucicalpa si passa per New York e Atlanta, oppure Parigi e Atlanta con lunghi tempi di attesa negli aeroporti di transito.
Secondo punto a favore di Cuba, la possibilità di scegliere tra tante situazioni costiere di grande interesse che mal si prestano ad una graduatoria tra migliori e peggiori. Invece la barriera corallina in Honduras risulta accessibile, soprattutto agli sprovveduti come me, solo attorno all’isola di Roatán (immagine satellitare a sinistra).
Questa sorta di visita virtuale consentita da Google Earth serve a confrontare le caratteristiche specifiche aiutano a distinguere le diverse mete balneari, andando oltre la sostanziale equivalenza qualitativa. Per esempio, Cayo Guillermo (immagine satellitare al centro) appare immerso in una realtà naturalistica di grande suggestione. Del tutto staccata non solo dai centri urbani ma anche dalle aree agricole. La ricettività prevalente è basata sui villaggi turistici “all inclusive” che ti estraniano dal contatto diretto con le realtà locali (anche perché fisicamente lontane dalla struttura ricettiva). Viceversa una situazione tipo Playa Larga (immagine satellitare a destra), in fondo alla Baia dei Porci, un luogo “cult” per quelli della mia generazione, presenta un piccolo e articolato aggregato urbano che resta al bordo della riserva naturale Ciénaga de Zapata.
Per quanto riguarda la sistemazione in alberghi o alloggi, sono molto attratto dall’offerta di casas particulares, che caratterizzano l’offerta ricettiva di Cuba. Ho trovato un sito con una esuberante offerta di stanze sulla spiaggia, spesso con portici o terrazze sul mare: una vera meraviglia, a vederli in questo modo. Vedremo dal vero. In ogni caso stiamo parlando di 25 CUC per notte ovvero 17,5 € per notte, un prezzo decisamente conveniente per un Italiano. A 30 € una stanza al piano superiore con una fantastica terrazza sul mare. Altra offerta interessante quella di un dipendente del parco nazionale che, oltre alla stanza sempre sul mare, offre la propria competenza per suggerire visite naturalistiche corrispondenti alle aspettative del singolo turista.
Anche le sistemazioni alberghiere a Roatán appaiono meno convenienti di quella a Cayo Largo. A prezzi analoghi si trovano camere singole nei cosiddetti hosteles, ovvero ostelli per i giovani che sono spesso gradevoli e accoglienti (un tipo di struttura ricettiva molto diffuso nell’America latina). Mi affascina di più l’idea di una casa particular. Basta confrontare le due pagine di riassunto dell’offerta a Playa Lrga (http://www.casasdealquilerencuba.com/casasencuba/alquiler-en-cuba-playa-larga-peninsuladezapata.php) e a Roatán (http://www.spanish.hostelworld.com/Albergues/Roatan/Honduras). Ovviamente due siti non rappresentano l’universo. Io di meglio non ne ho trovati.
Resta poi la parte dedicata alla dimensione culturale del viaggio. E qui la bilancia tende a pendere a favore dell’Honduras, ma non più di tanto. Considerando equivalente l’impatto con la realtà locale nel suo insieme, la differenza riguarda le emergenze. Sia Cuba sia l’Honduras sono mondi da scoprire, nei quali immergersi diventando trasparenti. L’Honduras ha radici più antiche e promette una ricchezza di tradizioni maggiore a fronte del fascino decadente di Cuba. Nel contempo il contradditorio ruolo di Cuba sullo scenario occidentale la rende oggetto di sicuro interesse, a partire dalla carica rivoluzionaria degli anni ’60 fino alle polemiche ancora attuali con gli Stati Uniti. La vera differenza sono le rovine Maya di Coatán. Anche se non si tratta del sito archeologico da ascrivere ai migliori del Centroamerica, per chi come me non ne ha visto nessuno di questo tipo, rappresenta un formidabile fattore di attrazione.
In conclusione come offerta turistica i pro e i contro si equivalgono. La vera e indiscutibile differenza è la fatica del viaggio: per me e soprattutto per Teresa 30 ore continue di aerei e aeroporti sono troppe. In un ritorno dall’Argentina abbiamo raggiunto le 24 ore ed è stata una vera tortura da non ripetere. La preferenza per Cuba diventa obbligata.
Per completare l’immaginazione della vacanza, mancano gli aspetti complementari del viaggio, non tanto per l’organizzazione, che può essere lasciata all’improvvisazione, quanto piuttosto per verificare la corrispondenza tra desideri personali e risorse turistiche del luogo di destinazione. La visita di La Habana richiede una sosta minima di 3 giorni e si risolve scegliendo una delle numerosissime casas particulares nella Habana Vieja, che ti permettono di girare a piedi nella zona più colorata e vitale. Un breve viaggio all’interno con una macchina in affitto prima durante o dopo le due settimane dedicate al Mare dei Caraibi: un paio di giorni in modo da poter liberamente girovagare tra Playa Larga, Cienfuegos e Santa Clara. Ciliegina sulla torta le escursioni per terra alla penisola di Zapata (riserva naturalistica con tanto di mangrovie, granchi, ibis ed altre specie protette) contigua a Playa Larga. Per lo snorkeling ho trovato in rete indicazioni divergenti: Autentica Cuba (http://autenticacuba.com/it/avventure-acquatiche/scuba-diving-e-snorkeling/#axzz2AatrNUif)  suggerisce il grande centro diving di Playa Giron (a 30 km da Playa Larga) dove imbarcarsi per raggiungere le spettacolari grotte della Bahía de Cochinos; Colors of the Reef (http://www.reefcolors.de/HTML_Info/PlayaLarga_Info.html) si dice pienamente soddisfatto partendo per le escursioni da Playa Larga. Riesaminado le foto satellitari (a sinistra l’intera Baia dei Porci con l’area naturalistica protetta che delimita il lato ovest della baia, al centro l’abitato di Playa Larga in fondo alla baia, a destra l’imbocco della baia con Playa Giron sulla sinistra), in effetti la questione non chiara, ma 30 km con un taxi rendono le due località intercomunicanti.
A dispetto delle convinzioni di mio cognato, in una vacanza incentrata sul Mar dei Caraibi la accessibilità o comodità del viaggio, i prezzi e l’accoglienza sono tutte a favore di Cuba. Debbo però riconoscere che se la destinazione dipendesse dall’interesse per la cultura Maya l’ordine di importanza dei fattori sarebbe inversa. Non resta che rimandare l’Hoduras ad una occasione più propizia.

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